Ci sono momenti in cui tutto gira nel verso sbagliato. È quanto ha vissuto oggi la Cestistica San Severo; uno di quei periodi in cui i minimi errori vengono pagati a caro prezzo, la dea bendata sembra sempre girata da un’altra parte e, anche provando tutto per poter invertire l’inerzia fortemente negativa, i risultati non arrivano. L’istantanea di una stagione complessa è impressa sul tabellone del “Falcone e Borsellino” al termine di gara4: Padroni di casa 68 – Ospiti 70. Mantova, dunque, si aggiudica la serie, dimostrando di essere una squadra compatta ed aggressiva, trovando le giocate giuste nei momenti più astrusi del match. Dall’altra parte, San Severo ha avuto un approccio notevole, e non si può dire che non si sia capito dal primo quarto grazie all’intensità eccellente degli uomini di Pilot, considerato l’eloquente 21-12 diventato, nella frazione successiva, 34-27 per le giocate degli Stings, capaci di portarsi a ridosso degli avversari. L’equilibro è evidente anche nel terzo parziale 54-52 ma nei momenti di assoluta pressione lombarda, anche in situazioni di svantaggio, è ancora una volta la testa (e il cuore!) dei giocatori sanseveresi che riesce a tenere il risultato in parità. In un finale punto a punto è, però, Mantova ad essere più lucida e precisa, conquistando la salvezza.
L’emotività (comprensibile, in questi casi) non permette un’analisi lucida. Ci saranno tempi e modi per analizzare l’intera annata, per ora (anzi, adesso più che mai) non ci resta che dire: forza neri!
PRIMO TEMPO: IMPATTO NOTEVOLISSIMO DELL’ALLIANZ PAZIENZA – Coach Damiano Pilot si affida ai seguenti cinque: Sabatino, Raivio, Pazin, Lupusor, Daniel mentre la coppia Valli/Zanco punta su Sherill, Criconia, Veronesi, Ross e Iannuzzi. L’impatto è corretto da parte di ambo le squadre; l’Allianz Pazienza è entrata sul parquet con un atteggiamento assolutamente diligente, come dimostrano le giocate apparentemente facili ma di sicura affidabilità sull’asse Raivio/Daniel, tuttavia c’è concentrazione anche da parte degli ospiti che, con coraggio, rispondo ai colpi gialloneri. Le prime ‘bombe’ di Pazin (lesto anche nel recuperare il possesso mantovano) e Daniel portano a 5 lunghezze di vantaggio i padroni di casa aumentate ulteriormente dall’arresto e tiro di Pazin, Ly-Lee e la tripla di Jerkovic per un notevolissimo 19-7. Il riassunto del quarto, infatti, non lascia spazio ad interpretazioni ambigue: la Cestistica attacca letalmente e difende con energia mentre la Staff è in confusione. Primo parziale: 21-12. Ross fa valere tutti i suoi centimetri sotto canestro e poco dopo Sherill porta a 16 il bottino dei lombardi anche grazie alla complicità di alcune palle perse e falli commessi dai sanseveresi a dimostrazione di quanto, in una serie playout, nulla si deve lasciar al caso. Pilot richiede subito la sospensione e striglia i suoi, Raivio si fa trovare pronto da lontanissimo anche se arriva l’immediata risposta di Calzavara. Se nella prima frazione alle giocate della Cestistica, Mantova non ha risposto con una certa frequenza, ora la formazione di Valli trova il canestro con continuità, mordendo le calcagna avversarie. Serve la lucidità nei tiri liberi di Daniel e Lupusor a dare una boccata d’ossigeno al tabellone (30-24) a 4’ dalla fine. Nei restanti minuti, il match è più una bagarre fisica/emotiva ed infatti si palesano più errori che realizzazioni fino al: 34-27.
SECONDO TEMPO: FINALE AMARISSIMO PER I NERI, VINCE MANTOVA – Dopo la pausa, è ancora battaglia tra le due squadre ma è sempre la Cestistica che prova ad imporsi grazie all’assist favoloso di Sabatino per Raivio, la tripla conseguente di Pazin e la conclusione sotto il ferro di Ion Lupusor. Mantova, invece, lascia come unico protagonista il funambolo Sherill ed il distacco tra le due formazioni ha sempre la tinta giallonera seppur di poco. Il peso di una partita simile si palesa nei minuti centrali della terza frazione quando, col cronometro che scorre e tra falli fischiati, tutti i possessi hanno una valenza maggiore. Se da un lato i Neri produco (ottime e preziosissime le giocate di Pazin), fa lo stesso anche la Staff (con Ross e Cortese) e l’equilibrio, alla fine del quarto, è assolutamente precario. Si andrà a giocare l’ultima decina con il solito, e prevedibile, pathos: 54-52. La tensione è evidente e non potrebbe essere diversamente al netto del pareggio e vantaggio di Calzavara/Ross (54-56) quando c’è da giocare ancora sette lunghissimi minuti. Daniel risolleva i suoi da una situazione di stallo e Raivio completa l’opera di rimonta e sorpasso (57-56). La gara, abbastanza comprensibilmente, si gioca a fil di nervi e Ross, con veemenza, fa 58-61 mentre Pilot chiama timeout. Dalle parole del coach emerge una squadra aggressiva, arrabbiata, lucida ed ora il “Falcone e Borsellino” è più di una bolgia e, letteralmente, sta trascinando i suoi beniamini. L’antisportivo fischiato a Calzavara porta ai due punti dalla carità di Lupusor e si ritorna sul +3 ma l’americano Sherill pareggia ancora. In un trend infinito di attacchi, risposte, falli fatti e subiti, vantaggio, parità e svantaggio e chi più ne ha ne metta, è Mantova a prevalere nel finale. L’amara conclusione: 68-70.