Vicepresidente Dell’Erba, una nuova stagione è alle porte. E, come sempre, lei risponde presente.
“Sono oltre dieci anni che condivido questo percorso con il presidente Ciavarella e un gruppo di imprenditori straordinari. Ogni stagione porta con sé sfide, ma affrontarle con passione è ciò che ci unisce. La Cestistica è parte della mia vita, e lo sarà sempre”.
Il Presidente ha indicato chiaramente la direzione: sostenibilità. Lei condivide questa visione?
“Assolutamente. Sostenibilità non significa accontentarsi, ma pianificare con intelligenza. L’anno scorso lo abbiamo dimostrato: investire sui giovani, lavorare bene e salvarsi sul campo. Per noi è una scelta di coraggio e responsabilità”.
Proprio sui giovani ha posto l’accento: quanto conta oggi valorizzare i talenti emergenti?
“Conta tutto. I giovani sono il presente e il futuro. Li ascolto, li seguo, perché credo in loro. Soprattutto al Sud c’è tanto talento inespresso. La Cestistica vuole essere il luogo dove questi ragazzi crescono come atleti e come persone”.
Accanto alla dirigenza, ci sono due figure chiave: Mario Del Vicario e Pino Sollazzo. Quanto conta una struttura solida?
“Tantissimo. Mario è una garanzia, la storia del basket sanseverese. Pino è un dirigente competente, concreto, sempre sul pezzo. Nessuno lavora da solo: siamo squadra anche fuori dal campo, con ruoli chiari e grande stabilità”.
A fine stagione, Paolo Dell’Erba si considera soddisfatto se…?
“Se ci salviamo, se il palazzetto è pieno e se l’entusiasmo resta vivo. Non amo le parole vuote: guardo ai fatti. E per farlo, abbiamo bisogno del sostegno di tutti. La Cestistica è di tutti, e insieme possiamo costruire qualcosa di grande.
Perché sì, insieme è davvero un’altra storia”.